Lo scorso 11 maggio il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno ha pubblicato una circolare che punta a snellire e a velocizzare le procedure legate all’esame delle istanze di emersione presentate ai sensi del decreto-legge n. 34/2020, stabilendo che tutte le domande ancora in fase di istruttoria, ossia in attesa dei pareri della Questura e dell’Ispettorato nazionale del lavoro, possano avanzare alla fase di convocazione. La novità è attiva, in automatico, dal 15 maggio.
Ritenendo applicabile anche in tale procedimento il termine di 180 giorni dalla presentazione dell’istanza per la definizione del procedimento amministrativo (in virtù anche delle recenti sentenze del Consiglio di Stato n. 3578/2022 e n. 3645/2022 e sentito il parere positivo dell’Avvocatura generale), la circolare si è resa necessaria per evitare un impatto dirompente sotto il profilo del contenzioso, considerato l’elevato numero di domande che, a quasi 3 anni dall’approvazione del provvedimento, erano ancora pendenti.
Nel documento viene anche precisato che se nel frattempo, una volta stipulato il contratto di lavoro, dovesse pervenire il parere negativo della Questura, ovvero dell’Ispettorato nazionale del lavoro, lo Sportello unico potrà comunque agire in via di autotutela revocando il provvedimento.
Deducibilità totale costo del lavoro domestico: le stime di Assindatcolf
Se le famiglie italiane potessero portare in deduzione non solo i contributi ma l’intero costo sostenuto per l’assistenza di una badante o di una baby sitter, potrebbero risparmiare tra i 2 ed i 5mila euro l’anno, a seconda della fascia di reddito, contrastando così gli aumenti retributivi e contributivi scattati da gennaio 2023 in favore dei lavoratori del settore. Sono queste le stime elaborate da Assindatcolf e divulgate in occasione dell’evento “Lavoro domestico, non autosufficienza e natalità in Europa: modelli a confronto”, organizzato lo scorso 18 maggio presso la sala stampa Estera in Roma. Un’occasione per presentare il terzo capitolo del rapporto 2023 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, a cura di Effe (European Federation for Family Employment & Home Care), partner del progetto editoriale insieme al Censis, alla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro e al Centro Studi e Ricerche Idos.
da Confedilizia notizie, giugno ’23
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