Ottobre, tempo di manovra economica. Ne abbiamo parlato – fra gli altri argomenti – nel corso della sessione non giuridica del tradizionale convegno di Piacenza del Coordinamento legali della Confedilizia, che anche quest’anno si è rivelato uno snodo fondamentale del dibattito sulle politiche per l’immobiliare.
Sono emerse aperture importanti, come quella sulla cedolare secca per gli affitti commerciali, con le dichiarazioni del Ministro Tommaso Foti che riportiamo all’interno, immediatamente riprese dal Sottosegretario al Ministero delle infrastrutture Tullio Ferrante. Vedremo come evolverà la situazione, sempre ricordando che la cedolare per le locazioni non abitative è presente fra i principii e criteri direttivi della legge delega per la riforma fiscale, approvata dal Parlamento nel 2023. Iniziare – in una qualche forma, anche parziale – ad attuare questa misura sarebbe un’ottima notizia per i proprietari, per gli aspiranti commercianti e per l’intera economia.
Poi naturalmente c’è il tema della casa, sempre al centro dell’attenzione dei media e della politica e sul quale si sono registrate recentemente le dichiarazioni della Presidente del Consiglio italiana e della Presidente della Commissione europea, che hanno entrambe parlato di prospettive di “piani casa”, in ambito nazionale ed europeo.
Bene i piani casa, continueremo a ripetere, ma intanto diamo più forza alla locazione privata “di competenza” della proprietà edilizia diffusa, che rappresenta la parte di gran lunga più estesa dell’offerta abitativa italiana, in essere o potenziale. I piani casa costano e richiedono tempo, coinvolgendo numerosi enti ed essendo soggetti a continui rischi di inefficienze burocratiche. Se nel frattempo si varassero misure per rafforzare l’affitto, si potrebbe – con risorse limitate e in tempi ristretti – iniziare a dare le adeguate risposte alle esigenze di accesso alla casa che vengono ogni giorno indicate come “emergenza”. Dunque, da un lato maggiori incentivi fiscali, specie per le locazioni a canone concordato, e dall’altro più tutele per i proprietari nella fase di rientro in possesso dell’immobile in caso di morosità o finita locazione (basterebbe mettere in atto i principii stabiliti nella recente sentenza della Corte di Cassazione di cui riferiamo a pagina 11).
Nel frattempo, la Confedilizia è impegnata sugli altri fronti che l’attualità impone.
Uno è quello della rigenerazione urbana, che ha recentemente visto la presentazione in Senato di un testo unificato che riunisce una serie di disegni di legge di diverse forze politiche e sul quale stiamo formulando le nostre osservazioni critiche. Un altro è quello della direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici (cosiddetta “case green”), che non deve essere persa di vista e sulla quale occorre continuare a tenere vigile la nostra attenzione e quella del Governo (ne abbiamo parlato anche con il Vicepresidente esecutivo della Commissione Ue Raffaele Fitto nel corso di un incontro, di cui diamo conto in questa pagina, prevalentemente dedicato al tema dell’abitare).
Tutti temi sui quali, insieme a diversi altri, continueremo a confrontarci con esponenti del Governo e del Parlamento, nella nostra sede di Roma, nell’ambito del ciclo di incontri che abbiamo denominato “inConfedilizia-Dialoghi sulla casa e sull’immobiliare”.
Giorgio Spaziani Testa
da Confedilizia notizie, ottobre ’25
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